Montagna, il patrimonio della comunità trentina

di Michela Noletti*

La gestione di una comunità passa attraverso punti fondamentali quali le infrastrutture, i servizi alla persona, la cultura, le politiche giovanili, la famiglia, paesaggio, ambiente e territorio, sviluppo economico e coesione sociale. Sono interventi sostanziali di cui con piacere vedo l’attenzione dell’attuale governo provinciale che attraverso gli “Stati generali della Montagna” riconosce i territori di montagna “patrimonio della comunità trentina.”

La forza di un paese sta infatti nella sua popolazione. Oggi si sta assistendo a un progressivo avvicinamento delle persone a uno stile di vita diverso, lontano dalla frenesia dei grandi centri urbani, a favore di realtà più tranquille e decentralizzate, ma non è abbastanza ciò che conta è la permanenza. Questa è data dai servizi erogati e dal loro utilizzo, dalla qualità della vita che è fondamentale e primaria, dalla sostenibilità e dalla consapevolezza del proprio territorio.

E la forza di un paese sta anche nei suoi valori, sono il fondamento di una comunità e per questo richiedono attenzione, partecipazione, confronto, dialettica, pensiero, collaborazione e solidarietà. Ecco perché è importante la collaborazione tra gli enti presenti mediante incontri di approfondimento sui temi più importanti, attraverso confronti e compartecipazioni. Così si può costruire una forza che genera qualità a beneficio di tutti e del territorio.

Il rapporto tra le istituzioni e i cittadini passa tramite il garantire i servizi importanti per la qualità della vita delle persone. Molte volte però la macchina amministrativa è appesantita da un’estrema burocrazia, incartamenti, atti, delibere e procedure che spesso rallentano l’operatività dell’ente pubblico che talvolta tende a scoraggiare perché sappiamo che quando non riusciamo a fare qualcosa in Comune, quel qualcosa viene a mancare alla comunità.

Quando tempo fa una persona mi fece notare come a Rumo vi sia uno sviluppo sociale solidale che non sempre si nota in altri luoghi, risposi con grande orgoglio che lo sapevo, perché non solo si percepisce umanamente ma lo si vive costantemente nel tessuto associativo. E si percepisce qualità anche per mezzo di una realtà educativa come la nostra scuola primaria, che anche quest’anno non ha mancato di sorprenderci positivamente per le particolari capacità rivolte all’ambiente e al nostro vivere espresse da bambini ed educatori, e anche questa è vera forza per un paese.

Il luogo dove nasci e cresci è la tua terra, è un posto speciale, un piccolo mondo perfetto, quello che vedi per primo e ami. Ne conosci ogni suono e ogni profumo, lo abbracci giorno dopo giorno perché ti appartiene; è un mondo che ti protegge e rassicura chiamando in causa ciascuno di noi a fare la propria parte con responsabilità.

Una collettività è formata da tutti e a tutti appartiene, per questo motivo è nell’interesse di ognuno rispettare il bene comune e cercare sempre il dialogo e il confronto con chi vi abita.

*Sindaco di Rumo

Stati Generali della Montagna: intervista all’Assessore Mattia Gottardi

Dal percorso di ascolto degi Stati Generali della Montagna che fotografia del Trentino è uscita?

Il percorso è stato piuttosto innovativo ed inusuale. Il primo messaggio che abbiamo dato ai territori è stato quello di costituire dei tavoli per ogni settore degli SGM, con i cosiddetti portatori di interessi, che a me piace invece chiamare persone qualificate, per valutare in autonomia le strategie utili all’autogoverno ed allo sviluppo del loro stesso territorio.

Tenno, continua il tour della montagna

Stasera a Canale di Tenno si è svolto il terzo appuntamento itinerante degli Stati Generali della Montagna, un momento importante di confronto con il Territorio, una sfida per scrivere e costruire insieme il Trentino del futuro,