E’ stata introdotta la cosiddetta “carta dell’inquilino” che riconosce ad ogni nucleo familiare occupante un alloggio Itea un punteggio iniziale di 30 punti, che verrà decurtato in caso di comportamenti scorretti.
L’azzeramento del punteggio determina la revoca dell’assegnazione dell’alloggio. ITEA inoltre può mettere a disposizione sperimentalmente, anche a titolo gratuito, alloggi rimasti inutilizzati per almeno 5 anni in ragione della loro disagiata collocazione geografica in zone di montagna scarsamente abitate, l’obiettivo è favorire giovani coppie e progetti di vita di nuclei familiari.
Si rivedono inoltre le fattispecie che determinano la revoca dell’assegnazione, in particolare per:
- condanna per delitti di particolare gravità a danno dei familiari;
- esaurimento del credito della “carta dell’inquilino”;
- mancata occupazione dell’alloggio senza autorizzazione di ITEA per un periodo di tempo di 60 giorni invece che di 90;
- uso improprio o illecito dell’alloggio.
Infine si modificano i requisiti di accesso agli alloggi sociali e al contributo integrativo affitto per il libero mercato prevedendo requisiti analoghi a quelli per l’accesso al reddito di cittadinanza (non si applicano per il subentro e la permanenza nel contratto di locazione dell’alloggio sociale e per il mantenimento del beneficio del contributo integrativo affitto).
