Nella primavera di quest’anno è stata presentata in Consiglio provinciale la relazione del Difensore Civico che, esprimendosi sulla funzione fino ad allora esercitata anche in qualità di Garante dei minori, evidenziava come le modifiche introdotte nel luglio 2017 abbiano di fatto escluso la possibilità di ascolto diretto della voce dei minori interessati.
La recente cronaca ha portato alla luce eventi molto gravi nei confronti di minori, allontantati dalle famiglie senza che ci fosse stata la possibilità di una voce in loro tutela, se non dopo anni di sofferenza per loro e per i loro familiari, e ciò ha evidenziato ancora di più come sia necessario mettere a disposizione degli strumenti ulteriori che consentano di ascoltare la voce dei soggetti interessati e come ciò rappresenti una garanzia per tutti, incluse le istituzioni
Accogliendo l’invito del difensore civico si è ritenuto quindi di dover ripristinare quello che era già presente nella legge originaria e che di fatto era venuto meno all’atto della modifica considerandolo più una svista nella stesura della nuova formulazione che una volontà di soppressione. Lo stesso difensore civico ha auspicato che vi sia una tempestiva reintroduzione di quello che si è dimostrato un buon mezzo per affrontare anche i problemi di bullismo e cyberbullismo nella fascia adolescenziale. Per tale ragione è stato presentato un ddl di modifica, a firma della Consigliera Vanessa Masè de La Civica, sperando trovi la più ampia condivisione presso tutte le forze politiche.